- un intervento di riqualificazione e miglioramento degli immobili della struttura (pulizia e rifacimento delle facciate, pulizia e trattamento pavimenti interni ed esterni, riqualificazione degli infissi, sostituzione delle porte interne con porte insonorizzate)
- il potenziamento delle attrezzature per offrire migliori servizi (implementazione delle dotazioni per il buffet, servizi di tecnologia per la sicurezza nell’accesso automatico nelle camere)
- l’implementazione dei servizi ITC (potenziamento Wi-Fi, introduzione di PC nelle aree comuni e tablet a disposizione degli ospiti per la consultazione di materiale storico-culturale, enogastronomico e itinerari turistici della zona proposti da noi o da altri enti quali GAL, APT, al fine di far conoscere e apprezzare sia il paese in cui trascorrono il loro soggiorno sia i borghi limitrofi lucani)
Riqualificazione albergo “Il Borgo Ritrovato” -Montescaglioso –
Riqualificazione albergo “Il Borgo Ritrovato”
Grazie all’aiuto offerto dal GAL START 2020 abbiamo migliorato, arricchito e potenziato l’offerta dell’attività turistico-ricettiva “Il Borgo Ritrovato” nel comune di Montescaglioso.
L’albergo diffuso, originale modello di ospitalità alberghiera, risponde alle caratteristiche di innovazione in chiave di sostenibilità costituendo, perciò, un buon esempio di valorizzazione di un territorio nell’ottica dello sviluppo turistico sostenibile.
Abbiamo attuato un’azione di riqualificazione e rivalorizzazione per aumentare l’attrattività del territorio con opere di recupero tese a riconquistare l’identità culturale, favorire la permanenza dei residenti e far conoscere ai turisti la realtà dei piccoli centri quali Montescaglioso
In particolare abbiamo potuto realizzare:
Abbiamo pensato di organizzare la nostra offerta partendo dall’innovazione delle risorse attuali e delle condizioni presenti, creando qualcosa di nuovo senza danneggiare l’essenza del luogo.
Il Carnevale Montese, una tradizione da raccontare!
Il Carnevale Montese, una tradizione da raccontare!
Qui a Montescaglioso il Carnevale Montese è una vera festa. Mentre le giornate si allungano, arriva puntuale in noi una grande voglia di festeggiare e onorare le tradizioni.
In tutta la Basilicata è un momento di suggestive sfilate, in cui diverse figure antropologiche riprendono vita e ogni comunità festeggia in maniera unica. Tra le più caratteristiche consigliamo la foresta che cammina a Satriano, la sfilata dei campanacci di San Mauro Forte, le maschere cornute ad Aliano e il più famoso Carnevale di Tricarico con le maschere della mucca e del toro.
Le feste e i riti di Carnevale costituiscono un patrimonio identitario e culturale che racconta la storia della nostra terra. Per non parlare dei Carnevali con carri allegorici e sfilate in maschera, ma quella è un’altra bella storia.
Oggi vogliamo parlarvi del Carnevale Montese tradizionale attraverso i nostri occhi, delle maschere antropologiche come Carnevalone, Carnevalicchio e la Quaremma e condividere con voi alcune delle figure più interessanti del nostro paese.
Il Carnevalone Montese o Carnvalon’
La mattina del Martedì Grasso la sveglia suona molto molto presto… in altre parole ci si veste con il canto del gallo! Già dalle prime luci dell’alba le maschere si riuniscono in gruppi diversi ed iniziano a sfilare per le strade della città. Si parte dalla periferia sino ad incontrarsi tutti verso ora di pranzo in piazza Roma.
Le maschere sfilano per la questua. Case, negozi, passanti, nessuno ha scampo! Perché la questua? Secondo la tradizione il destino del Carnevalone è già scritto, ovvero morire la sera del Martedì Grasso. Sua moglie la Quaremma quindi, costretta a rimanere vedova e con un bambino in grembo, Carnevalicchio, decide di andare di porta in porta ad elemosinare offerte (soprattutto cibo) come fonte di sostentamento. In realtà a fine mattinata ogni gruppo fa la conta delle offerte ricevute (in denaro o natura). Perché? Il bottino della giornata sarà non solo il risultato di un lavoro di squadra, ma anche il pranzo dell’intero gruppo. Ultimo ma non meno importante momento che unisce e aiuta soprattutto a recuperare le energie per gli eventi serali.
Alla fine, la sera del Martedì Grasso, si procede con il funerale del Carnevalone. In particolare il rito consiste nel bruciare il fantoccio di Carnevalone mentre sua moglie disperata dà alla luce Carnevalicchio. Questo evento indica quindi l’inizio del periodo di Quaresima.
La maschera del Carnevale Montese
La maschera del Carnevale Montese è cambiata con il passare degli anni. Inizialmente i costumi erano realizzati con pelli di animali; adesso invece vengono creati riutilizzando vecchi abiti a cui si attaccano tantissime striscioline di carta (spesso vecchi quotidiani o giornali). Per la testa viene usato una scatola di cartone a cui si fanno dei buchi per gli occhi; anche questa viene ricoperta di striscioline come si fa con il corpo.
Per tutta la comunità, il vero spirito del Carnevale tradizionale Montese è proprio qualcosa di speciale! Un rito tramandato generazione dopo generazione, un appuntamento in cui ritrovarsi e condividere insieme una giornata indimenticabile. Un momento folcloristico da vivere assieme a tutte le fasce d’età sentendosi parte di una tradizione che unisce e non esclude nessuno.
Più siamo e meglio è, chiedi e ci sarà una maschera anche per te!
Ecco perché ogni anno ci piace festeggiare il Carnevale, insieme mettiamo da parte la serietà del quotidiano e con questo momento di unione e condivisione ci ritroviamo alla fine della questua per pranzare tutti insieme. In conclusione, un’ottima scusa per tenere vive le tradizioni, divertirsi in compagnia e ritrovare dei momenti autentici, piacevoli e da ricordare.
Vi aspettiamo!