Ogni camera in origine era una vera e propria abitazione in cui viveva un’intera famiglia: adulti, bambini e animali.
Grazie ad un attento lavoro di recupero e restauro siamo riusciti a mantenere le caratteristiche e le peculiarità dei luoghi. Ogni camera risulta essere diversa dall’altra.
“Le case dei contadini sono tutte uguali, fatte di una sola stanza che serve da cucina, da camera da letto e quasi sempre anche da stalla per le bestie piccole.
Da una parte c’è il camino, su cui si fa da mangiare con pochi stecchi portati ogni giorno dai campi. La luce viene dalla porta. La stanza è quasi interamente riempita dall’enorme letto, assai più grande di un comune letto matrimoniale: nel letto deve dormire tutta la famiglia, il padre, la madre, e tutti i figliuoli. I bimbi più piccini, finché prendono il latte, cioè fino ai tre o quattro anni, sono invece tenuti in piccole culle o cestelli di vimini, appesi al soffitto con delle corde, e penzolanti poco più in alto del letto.
La madre per allattarli non deve scendere, ma sporge il braccio e se li porta al seno; poi li rimette nella culla, che con un solo colpo della mano fa dondolare a lungo come un pendolo, finché essi abbiano cessato di piangere.
Sotto il letto stanno gli animali lo spazio è così diviso in tre strati: per terra le bestie, sul letto gli uomini, e nell’aria i lattanti.”Carlo Levi – Cristo si è fermato a Eboli